Meteo e Previsioni meteo Isola Sant'Antonio
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Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Isola Sant'Antonio è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica.
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Previsioni meteo Isola Sant'Antonio
meteo Isola Sant'Antonio
meteo 16 giorni Isola Sant'Antonio
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:
Si denota rispetto al
precedente outlook una certa
lentezza nell’affermazione del
pattern invernale,che sta avvenendo in modo faticoso a causa di un
fortissimo cooling stratosferico.
SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:
Sta tornando a farci visita
la NINA specialmente nella maturita' della prossima stagione invernale e con valori che rispetto alle precedenti tendenze non raggiungera' valori tali da definirla strong e
risultera' debole/moderata e comunque in grado di influenzare la grande circolazione,anche se negli ultimi periodi assistiamo nonostante la sua rapida affermazione ad alcune modifiche nel
processo di UPWELLING con il continuo e consueto
sollevamento in area pacifica di
masse d’acqua marina sottosuperficiale e dunque fredda,che sta affievolendosi con rallentamento di tale risalita rappresentando un segnale diverso rispetto anche agli attuali forecast internazionali in ambito ENSO,che potrebbero rivoluzionare l’intero quadro per la seconda parte invernale.
Gli effetti di tale episodio di ENSO- ad ora comunque debole si fara'
sentire nella seconda parte dell'inverno con la neutralizzazione dei forcing specie pacifici in area WPO,e con una
ripresa dell'ARTIC-OSCILLATION dopo una brusca
fase negativa ipotizzabile da fine dicembre alla prima parte di gennaio . Da tenere d’occhio nel frattempo
l’attuale cooling stratosferico che sta ulteriormente mischiando le carte sul piano teleconnettivo,tentando
lo sfondamento in troposfera(ove avvengono i fenomeni meteo-climatici).Tale sfondamento qualora fosse forte,potrebbe sfociare in
un pericoloso pre-condizionamento sulla salute del VP,
impedendo per 60 giorni da allora
l’instaurazione del pattern invernale.Non crediamo che cio’avvenga sia per i valori termici che stiamo riscontrando(sicuramente freddi ma non a certi livelli),e anche per la resistenza della troposfera da dove potrebbe partire da meta’ dicembre un rimbalzo caldo questa volta dal basso(ESES WARM),con il VPS/VPT che andrebbero in testa coda,finendo per disintregarsi neòò’ultima decade di dicembre e prima parte di gennaio(AO--).
Torneremo su tale eventualita' successivamente,ma stiamo gettando
le basi per un coriaceo SCAND+ nel trimestre freddo,con frenata zonale e partenza invernale rapida tra ultimi di novembre e primissima decade di dicembre,anche se appare ancora in bilico,con alcune incursioni medio-alte di latitudine(non UK) in convergenza nella primissima fase del trimestre freddo con depressioni in ingresso dal basso-atlantico.
Poi passeremo specie da meta’/fine dicembre ad un inverno concentrato tra adriatiche e balcani. Ci sono tutti i presupposti nonostante un complessivo
ritardo della stagione rispetto alle attese iniziali,di assistere ad una fase cruda e duratura tra le festivita’ natalizie e la prima decade di gennaio,con ripresa in terza decade del mese e prima parte di febbraio.Rispetto alle annate precedenti
sono attesi degli eventi anche crudi,per ingressi del gelo che sarebbero diretti e sempre meno in convergenza.
Il modello matematico CFS che stiamo sviluppando,
mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto,quella tendenza verso
un periodo sempre piu’ freddo,con arrivo della stagione invernale
specialmente a ridosso delle festivita’ natalizie.
PREVISIONI PER L’ITALIA:
ITALIA SETTENTRIONALE:
Il mese di
dicembre dovrebbe vedere una
altalena tra depressioni basso-mediterranee,con alcuni richiami di aria fredda specie in prima decade(possibili nevicate a quote basse su alpi e alcune aree pedemontane del nord-est e basso Piemonte),con
spanciate altopressorie molto evidenti in altre,
soprattutto in seconda decade,con ampi spazi soleggiati,e termiche tipiche delle
inversioni termiche.
Il quadro pluviometrico vedrebbe accumuli
moderati nella prima decade,ma piu’ scarsi nella seconda.Di colpo durante le
festivita’ avremo molte fasi di maltempo,nevicate a quote basse specie su pianura emiliana e nord-est con spruzzate altrove,per
l’arrivo di aria gelida artico-continentale,che potrebbe replicare in modo intenso(ma piu’ secco nella primissima parte di gennaio)con valori sino a -9 in pianura.
ITALIA CENTRALE:
Il mese di
dicembre ci proporra’ sul centro italia molta dinamicita’nella prima decade con
affondi perturbati medio-bassi,intrappolati dal ciclope del bel tempo,ne conseguirebbero
nevicate sugli appennini e quote collinari in alcuni frangenti specie lato adriatico,con rovesci che colpirebbero in varie fasi le aree centrali.A seguire possibili graduale
stabilizzazione specie dopo l’immacolata,con tempo rigido e
inversioni termiche evidenti.Il tutto evolverebbe in
terza decade,verso una prima
incursione gelida sulle adriatiche con qualche spruzzata nevosa dopo natale,
specie Abruzzo e Marche,mentre altrove avremmo variabilita’ con qualche rovescio anche intenso (nevoso in collina),in lento miglioramento specie nella fase tra 24 e 26 dicembre.
Massima attenzione poi nel periodo riguardante la
prima decade di gennaio,quando
gelo e neve in pianura potrebbero condizionare molte regioni centrali.
ITALIA MERIDIONALE:
Il mese di
dicembre ci proporra’ sul sud italia molta dinamicita’nella
prima decade con affondi perturbati medio-bassi,intrappolati dal ciclope del bel tempo,ne conseguirebbero
nevicate sugli appennini e quote medie in alcuni frangenti specie quello Calabro e Lucano,con rovesci che colpirebbero in varie fasi le aree insulari sia tirreniche che ioniche.A seguire
possibili graduale stabilizzazione specie
dopo l’immacolata,con tempo freddo e inversioni termiche evidenti.Il tutto evolverebbe in
terza decade,verso una prima
incursione gelida sulle adriatiche con qualche
spruzzata nevosa sugli
appennini del sud e a quote collinari sul Molise,mentre altrove avremmo variabilita’ con qualche
rovescio anche intenso specie nella fase tra 24 e 26 dicembre con successivo miglioramento.Massima attenzione poi nel periodo riguardante la
prima decade di gennaio,quando
gelo e neve in pianura potrebbero condizionare molte regioni meridionali
soprattutto quelle adriatiche e ioniche insulari.
TENDENZA SUCCESSIVA:
I segnali per un finale di anno ed inizio del mese successivo dal sapore di
crudo inverno si fanno sempre piu’ importanti,con una imponente massa gelida in arrivo sul vecchio continente,
avremo probabilmente molti disagi,con neve e gelo diffuso,specie
su nord.est e adriatiche,in attesa di una
fase anticiclonica a fine prima decade di gennaio.Il tutto poi evolverebbe verso una ripresa delle condizioni invernali dall’
ultima decade di gennaio alla prima parte di febbraio,quando potremmo passare da un crudo inverno ad una super primavera ,dalla terza decade.